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Ottimizzazione del trattamento post-pegloticase per la gotta incontrollata
Secondo i risultati di uno studio pubblicato su “Arthritis Research & Therapy” da Emily E. Holladay dell’Università dell’Alabama a Birmingham, negli Stati Uniti, il trattamento con pegloticase si dimostra efficace per gestire la gotta incontrollata nei pazienti che non rispondono agli inibitori della xantina ossidasi; tuttavia, la strategia di trattamento ottimale dopo l’interruzione del pegloticase rimane poco chiara: circa la metà dei pazienti che passano a un’altra terapia per la riduzione dell’urato (ULT) raggiunge i livelli di urato sierico (SU) desiderati.
Gli autori hanno condotto un’analisi retrospettiva dei pazienti affetti da gotta che hanno interrotto il pegloticase utilizzando il registro Rheumatology Informatics System for Effectiveness (RISE) dal 1/2016 al 6/2022, definendo l’interruzione come un intervallo di 12 settimane o più dall’ultima infusione. Hanno poi esaminato gli esiti a partire da due settimane dopo l’ultima dose e identificato la terapia ULT dopo l’interruzione del pegloticase. Hanno infine valutato le variazioni dei valori di acido urico nel siero, dei marker d’infiammazione e della funzionalità renale (SU, eGFR, CRP e VES), confrontando il trattamento iniziale (≤15 giorni dalla seconda dose di pegloticase) con quello successivo.
Su 375 pazienti affetti da gotta che hanno interrotto il trattamento con pegloticase, le variazioni mediane (IQR) nei valori agli esami laboratoristici dopo l’interruzione sono state: SU: +2,4 mg/dL (0,0-6,3); eGFR: -1,9 mL/min (da –8,7 a 3,7); CRP: -0,8 mg/L (da -12,8 a 0); e VES: -4,0 mm/ora (da -13 a 0,0). La terapia successiva all’interruzione comprendeva ULT orali (86,0%), riavvio di pegloticase (4,5%) e nessuna ULT documentata (9,5%), esclusi i pazienti con prescrizioni multiple nello stesso giorno. Gli ULT orali dopo pegloticase sono stati: 62,7% allopurinolo, 34,1% febuxostat. Il tempo mediano (IQR) per iniziare/riprendere l’ULT è stato di 92,0 giorni (da 55,0 a -173,0). Dopo la prescrizione dell’ULT (≥ 30 giorni), solo il 51,0% dei pazienti aveva SU <6 mg/dL. I pazienti che hanno ripreso il pegloticase hanno ottenuto una SU mediana di 0,9 mg/dL (IQR: da 0,2 a 9,7) e il 58,3% ha ottenuto livelli di urato sierico <6 mg/dL.