Osteopatia-donna

Osteopati, verso la definizione dei titoli equipollenti

“Il percorso per il riconoscimento dell’osteopatia è stato lungo e impegnativo, ma siamo finalmente giunti alla fase finale. Gli osteopati svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e possono lavorare in sinergia con le altre professioni sanitarie attraverso una collaborazione sempre più proficua e ognuna con competenze ben definite e delineate. Con il MUR (ministero dell’Università e della ricerca) stiamo valutando i titoli formativi che posseggono oggi gli osteopati italiani: è il primo passo per definire i criteri fondamentali delle equipollenze. Al tempo stesso collaboreremo con FNO TSRM e PSTRP (Federazione nazionale Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) per prevedere una commissione d’albo di professionisti. Contiamo di arrivare al termine dell’iter nel più breve tempo possibile.”

Lo ha dichiarato Mariella Mainolfi, direttore generale Professioni sanitarie e risorse umane del SSN del Ministero della Salute durante convegno su “Il futuro dell’Osteopatia dopo la definizione del percorso di laurea”, promosso dal ROI – Registro Osteopati d’Italia. Enrico Montaperto, dirigente del MUR ha aggiunto:

il Decreto del MUR di concerto con il Ministro della Salute dello scorso 1° dicembre è stato un momento fondamentale, perché rappresenta con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 16 febbraio l’avvio formale per quanto riguarda gli aspetti procedurali dell’offerta formativa. Gli atenei potranno presentare le proposte di istituzione e accreditamento per i corsi di laurea secondo la consueta procedura valutata dal CUN e dall’ANVUR. Non meno importante è il passaggio delle equipollenze dei titoli: per raggiungere questo traguardo, non ci siamo fermati e abbiamo già intrapreso i lavori d’intesa con la Direzione Generale delle Professioni sanitarie del Ministero della Salute”

Paola Sciomachen, Presidente del RO dopo aver ringraziato le istituzioni per il Decreto istitutivo del corso di laurea in osteopatia ha sottolineato:

La nostra attenzione è ora rivolta all’ultimo ma non meno importante passaggio delle equipollenze, per il quale abbiamo già avviato un proficuo dialogo con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Università e della Ricerca

“Possiamo prevedere – ha aggiunto Alessandro Beux, componente del comitato centrale della FNO TSRM e PSTRP – che avremo i primi laureati in osteopatia tra quattro anni, cioè alla fine dell’anno accademico 2027/28. Questo fattore rende particolarmente importante il decreto sulle equipollenze che permetterà di individuare i primi soggetti titolati all’iscrizione all’albo. Il modo rigoroso in cui i Ministeri competenti hanno impostato il processo garantisce che solo chi ne avrà i requisiti sarà riconosciuto equipollente. Si creeranno così i presupposti affinché anche gli osteopati, al pari di altri 19 profili che in questo momento già animano i nostri ordini professionali, avranno la possibilità di confrontarsi quotidianamente all’interno di un contesto istituzionale e multidisciplinare”.

Ilenia Malavasi, membro della Commissione Affari sociali della Camera, ha spiegato:

oggi abbiamo ascoltato testimonianze importanti che hanno confermano come l’osteopatia sia già presente come professione all’interno di team multidisciplinari. Si tratta di un approccio che si sta rivelando sempre più necessario nella presa in carico del paziente. Non posso che auspicare che questo percorso sia pienamente attuato in ogni sua parte sia per dare piena dignità ai 5.000 osteopati, sia per dare maggior sicurezza ai pazienti e ringrazio tutti coloro che stanno lavorando a questo importante percorso”.