Spondilite-anchilosante

Dolore cronico, intelligenza artificiale a supporto della neurostimolazione

Nuovi sistemi di neurostimolazione per il trattamento del dolore cronico che utilizzano l’intelligenza artificiale, già in uso negli Stati Uniti a partire dal prossimo anno saranno disponibili anche nelle nostre strutture sanitarie.

Lo ha annunciato Giuliano De Carolis, past president della Società Italiana dei clinici del Dolore, nel corso del Congresso Nazionale di FederDolore-SICD. Spiega De Carolis:

attraverso gli algoritmi avanzati di apprendimento dell’intelligenza artificiale è possibile analizzare e interpretare i dati in tempo reale, permettendo la regolazione precisa degli impulsi di stimolazione. La neurostimolazione è una procedura medica che prevede la somministrazione di impulsi elettrici direttamente nel sistema nervoso, influenzando l’attività delle cellule nervose. È una tecnica utilizzata con successo per trattare condizioni dolorose croniche, come il dolore neuropatico e il dolore da insufficienza vascolare periferica. L’approccio basato sull’intelligenza artificiale chiamato anche “neurostimolazione intelligente” consente ai medici di personalizzare il trattamento per ciascun paziente in base alle loro specifiche condizioni e ai loro bisogni. È possibile quindi adattare e migliorare le variazioni del dolore del paziente e apportare modifiche automatiche agli impulsi elettrici per ottimizzare l’efficacia del trattamento nel tempo”.

Per quanto riguarda i vantaggi che queste tecniche avanzate offrono al paziente, De Carolis sottolinea:

gli algoritmi dell’intelligenza artificiale monitorano costantemente i segnali neurali e regolano gli impulsi elettrici in risposta alle variazioni nel dolore del paziente. Per esempio, se un paziente inizia a sperimentare un aumento del dolore, il sistema di neurostimolazione intelligente può aumentare automaticamente l’intensità degli impulsi per compensare il disagio aggiuntivo. Inoltre i pazienti possono essere dotati di dispositivi portatili o smartphone collegati all’apparato di neurostimolazione intelligente, permettendo loro di monitorare e registrare il loro dolore e di comunicare direttamente con il sistema. Questo offre un maggiore coinvolgimento del paziente nel processo terapeutico, migliorando la qualità della gestione del dolore nel tempo.”