Ginocchio-ultrasuoni

Dolore al ginocchio: le anomalie sinoviali rilevabili anche con gli ultrasuoni

Le tecniche di imaging ecografico consentono di rilevare le anomalie sinoviali. È per questo che l’uso di questa metodica è raccomandabile come ausilio nella nella gestione dei pazienti con dolore al ginocchio durante la strategia diagnostica e il processo decisionale di trattamento individualizzato. Il giudizio è espresso da Ke Liu, della’Università centro-meridionale a Changsha, in Cina, e colleghi sulla rivista “Arthritis Care and Research”.

I ricercatori hanno eseguito una meta-analisi che includeva studi che valutavano pazienti con dolore al ginocchio, che utilizzavano sia l’ecografia che la risonanza magnetica per valutare le anomalie sinoviali, che valutavano l’accuratezza dell’ecografia sulla base della risonanza magnetica come standard di riferimento o che studiavano le correlazioni tra ecografia e risonanza magnetica, senza restrizioni di lingua e di disegno dello studio. L’obiettivo era duplice: valutare sia l’accuratezza diagnostica dell’ecografia rispetto alla risonanza magnetica per le anomalie sinoviali (sinovite e versamento sinoviale sia le possibili correlazioni delle anomalie sinoviali rilevate dall’ecografia e dalla risonanza magnetica. La sintesi dell’accuratezza diagnostica è stata analizzata utilizzando il modello bivariato e i coefficienti di correlazione sono stati raggruppati utilizzando il modello a effetti casuali.

Sono stati inclusi 14 studi, per un totale di 755 pazienti. La sensibilità, la specificità e l’area sotto la curva in pool sono state rispettivamente di 0,88 (IC al 95%: 0,65-0,96); 0,70 (IC al 95%: 0,51-0,84); e 0,81 (IC al 95%: 0,77-0,84) per la sinovite e di 0,90 (IC al 95%: 0,81-0,95), 0,86 (IC al 95%: 0,77-0,92) e 0,94 (IC al 95%: 0,91-0,96) per il versamento sinoviale. Sono state osservate forti correlazioni tra la sinovite diagnosticata con l’ecografia e la risonanza magnetica (r= 0,64, IC al 95%: 0,56-0,71) e il versamento sinoviale (r=0,63, IC al 95%: 0,52-0,73).