generazioni

Da zero a cento, il 1° progetto nazionale per la continuità di cura in reumatologia

Prendere in carico i pazienti affetti da malattie reumatologiche, seguendoli con continuità clinica nella stessa struttura ad alta specializzazione in tutte le età della vita.

Questo è l’obiettivo del progetto lanciato a Milano al Presidio Ospedaliero Gaetano Pini. Si chiama “Da zero a cento” ed è il primo progetto nazionale di reumatologia per gestire pazienti di tutte le età in un’unica struttura. Il progetto unisce le esperienze e le competenze dell’ASST Gaetano Pini-CTO e dell’Università di Milano, strutture ad alta specializzazione per la cura di adulti e bambini.

Un bambino che entra nel progetto potrà ora contare su un team multidisciplinare di esperti (dagli ortopedici agli oculisti), coordinato dal reumatologo pediatra. Inoltre sarà garantita continuità di cure, con la condivisione delle informazioni cliniche e psicologiche fino all’età adulta.

“Stiamo dando una svolta al problema del momento della transizione dall’età pediatrica a quella adulta, evitando interruzioni e rivoluzioni di struttura e di riferimenti –  spiega Rolando Cimaz Responsabile Unità Operativa Complessa di Reumatologia Pediatrica, ASST Gaetano Pini-CTO di Milano  – Il ragazzo che diventa adulto di solito si trova spiazzato, perché per la sua malattia passa repentinamente dalla gestione dei genitori a una gestione più autonoma della malattia. Anche le terapie posso cambiare, come i referenti, che di solito sono in un altro ospedale rispetto a quello di riferimento pediatrico, e sarà poi il medico di base, che non è sempre preparato in questo campo così specialistico, a diventare il nuovo “pediatra”. Una rivoluzione che spesso porta a diagnosi ritardate (dai 6 mesi all’anno e mezzo di media), ma anche all’abbandono delle terapie in atto”.

I due team oltre a curare i pazienti  sono anche nelle condizioni di studiare e produrre ricerche insieme. “Uno dei campi su cui concentreremo i nostri sforzi sarà proprio quello dello studio delle differenze e delle concordanze fra diverse età in campo terapeutico – conferma Roberto Caporali responsabile dell’UOC di Reumatologia Clinica, ASST Gaetano Pini-CTO di Milano – Vogliamo anche capire perché le donne si ammalano di più, dato che ad oggi non ci sono spiegazioni definitive: la teoria che si basa sugli assetti ormonali femminili è solo un’ipotesi, dobbiamo capire di più”.

Il progetto “Da zero a cento” è operativo: basta  prenotare una visita presso il Presidio Ospedaliero Gaetano Pini di Milano per entrare nel “sistema” ad alta specializzazione che accompagnerà il paziente per tutta la vita.