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Sindrome metabolica, progressione radiografica dell’OA e dolore cronico del ginocchio

La sindrome metabolica (MetS) e le singole componenti metaboliche, come l’obesità addominale e la pressione arteriosa elevata, sono associate alla progressione radiografica dell’osteoartrosi (OA) del ginocchio sia negli uomini sia nelle donne, ma non indipendentemente dall’indice di massa corporea (BMI). È quanto emerso dallo studio Rotterdam, illustrato sulle pagine della rivista “Seminars in Arthritis and Rheumatism” da I.A. Szilagyi dell’Ospedale Universitario di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e colleghi. Inoltre, la sindrome metabolica e i trigliceridi elevati sono stati associati all’incidenza di dolore cronico del ginocchio (CKP) solo negli uomini.

Lo studio Rotterdam è stato condotto per indagare l’associazione longitudinale sesso-specifica della MetS e delle sue componenti (obesità addominale, trigliceridi elevati, lipoproteine ad alta densità ridotte, pressione sanguigna elevata e diabete di tipo 2) con la progressione dell’OA radiografica e del dolore cronico nelle articolazioni del ginocchio in un’ampia coorte prospettica, che ha coinvolto 6138 individui, con un tempo di follow-up mediano di 5,7 (IQR 5,5) anni.

La presenza di MetS (37,6% negli uomini, 39% nelle donne) e di pressione arteriosa elevata è risultata associata a un aumento del rischio di progressione dell’OA sia negli uomini sia nelle donne. La MetS, inoltre, è risultata associata a un aumento del rischio di dolore cronico al ginocchio (CKP) negli uomini. Inoltre, l’obesità addominale e i trigliceridi elevati hanno mostrato un rischio maggiore di incidenza di CKP negli uomini, ma non nelle donne. Le associazioni si sono attenuate e non sono più significative dopo l’aggiustamento del BMI, a eccezione dell’associazione tra MetS e trigliceridi alti con l’incidenza di CKP negli uomini, che è rimasta significativa (per MetS, OR: 1,04; IC al 95%: 1,00-1,07; OR: 1,04; IC al 95%: 1,01-1,07 per trigliceridi alti).