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La storia delle reumatologia raccontata dalle pubblicità farmaceutiche
La SIR ha promosso l’iniziativa, che raccoglie le pubblicità farmaceutiche che hanno contribuito all’avanzamento della reumatologia
Quasi sconosciute all’inizio del XIX secolo per più di due secoli le malattie reumatiche sono state oggetto di intensi studi, tanto che attualmente ne sono note più di 200. Un grosso contributo a questo avanzamento di conoscenze di base e terapeutiche è stato dato dalla pubblicità delle aziende farmaceutiche. È per questo che per iniziativa della Società Italiana di Reumatologia (SIR), è stata allestita la mostra itinerante “Storia della pubblicità farmaceutica per la terapia del dolore e delle malattie reumatologiche”.
La mostra è visitabile a Forlì, presso l’Oratorio San Sebastiano (Piazzale Guido da Montefeltro) fino al 12 settembre e a Treviso al Museo nazionale Collezione Salce Santa Margherita (via Reggimento Italia Libera) fino all’8 ottobre
“La mostra sulla storia della pubblicità dimostra come le tecniche di comunicazione, per essere efficaci, anche in campo medico devono saper interpretare i bisogni della popolazione e usare espressioni artistiche di qualità”, hanno sottolineato Alberto Perez-Negrete, borsista dell’ISR, Istituto di Storia della Reumatologia, curatore della Mostra e del catalogo, e il professor Leonardo Punzi, direttore dell’ISR. “Ricordiamo che ovviamente erano pubblicità su prodotti a libero acquisto in farmacia, senza ricetta medica. Il valore storico sta nel mostrare ‘come eravamo’ e l’importanza dei farmaci per il dolore anche in un’epoca in cui non si conoscevano ancora bene le sue cause.”
Lo sguardo alla storia deve servire di stimolo all’avanzamento della disciplina
Gian Domenico Sebastiani, Presidente SIR e direttore della UOC Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, ha spiegato:
Le malattie reumatologiche colpiscono oltre cinque milioni e mezzo di pazienti: studiarne la storia aiuta a comprenderne i meccanismi, per garantire terapie innovative ai malati; è con questo obiettivo che nel 2020, a Venezia, è nato l’Istituto di Storia di Reumatologia, per volere della Società Italiana di Reumatologia. Oggi, mostrare l’impatto che la propaganda ha avuto sull’individuazione di nuove patologie e sulla ricerca permette di comprenderne l’enorme potenzialità, anche in termini di prevenzione e di corretta interpretazione dei sintomi: in quest’area della medicina, infatti, i pazienti spesso attendono anche anni prima di ricevere una diagnosi. Una situazione sulla quale SIR è impegnata in prima linea, perché diagnosi precoce significa migliore qualità di vita.”