Fisioterapia. L’assistenza sul territorio protagonista al Congresso dell’Aifi

La fisioterapia ha molto da dire e dare ai nuovi modelli di assistenza territoriale proposti dal DM 77 e, più in generale, dal Pnrr, spostano l’attenzione dell’ospedale al territorio”

afferma Simone Cecchetto, presidente dell’Associazione italiana di fisioterapia intervenendo all’International Scientific Congress Aifi (Associazione Italiana di Fisioterapia) 2022 che si è svolto a fine ottobre a Palermo.

Oltre 250 tra fisioterapisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici palliativisti, relatori nazionali e internazionali, si sono dati appuntamento nel capoluogo siciliano per confrontarsi sul tema “Fisioterapia e prossimità, le nuove sfide: il futuro, oggi”, per trovare nuove forme di approccio alle disabilità persistenti e progressive, “consapevoli – aggiunge Cecchetto – che il modello finora vissuto in Italia, molto ospedalocentrico, fatto in gran parte di estemporanei cicli di prestazioni, è un modello che, quasi sicuramente, non riesce a rispondere ai bisogni delle persone con disabilità persistenti e progressive che hanno bisogno di strategie innovative e nuovi modelli di intervento, con nuove forme di esercizio terapeutico, supportate anche dalle nuove tecnologie”.

Con il contributo di esponenti di società scientifiche dell’urologia e dell’ortopedia il congresso ha affronbtato un ampio ventaglio di tematiche: dalle recenti acquisizioni in fisioterapia nelle disabilità croniche e degenerative alla prevenzione e formazione in fisioterapia nel territorio, alle teleriabilitazione cone le nuove tecnologie, all’assistenza ai pazienti ad alta disabilità, ai modelli organizzativi innovativi nella fisioterapia territoriale, con focus sulla multiprofessionalità, multidisciplinarietà e  continuità di cura territorio-ospedale-territorio, ma anche sull’innovazione didattica e formativa in fisioterapia.

La continuità di cura ospedale-territorio

Particolarmente seguita la Tavola Rotonda su ‘Multiprofessionalità e multidisciplinarietà nella continuità di cura territorio-ospedale-territorio: tra DM77, realtà quotidiana e prospettive realistiche’ sulla necessità di “aprire nuove strade di studio, di ricerca e di formazione per rispondere sempre meglio ai bisogni dei cittadini”, afferma Cecchetto. In particolare, a partire dalla multiprofessionalità per affrontare le situazioni più complesse, si è quindi allargato lo sguardo, in parallelo, alle nuove tecnologie in fisioterapia, alle tecnologie assistive nelle gravi disabilità e ai nuovi modelli organizzativi.

Ampio spazio, nella due giorni Aifi, è stato dato all’approfondimento della long term care delle disabilità persistenti e progressive secondo il ‘Chronic Care Model’ e la prevenzione, perché “la fisioterapia – continua il presidente – non è solo riabilitazione ma è anche prevenzione, valutazione, cura e palliazione, con un focus particolare sull’educazione terapeutica”.

Tra i contributi di livello internazionale al congresso Aifi, da segnalare l’intervento di Marcia Finlayson, decano del corso di terpia occupazionale alla Queen’s University di Kingstone, Ontario, Canada, che ha trattato il tema dei “metodi avanzati di trattamenti di tipo comportamentale.”