I soggetti affetti da artrite reumatoide (AR) hanno maggiori probabilità di avere livelli elevati di acido urico e iperuricemia rispetto alla popolazione generale, secondo i risultati di uno studio trasversale basato sulla popolazione e pubblicato su “Clinical Rheumatology” da Chanjing Zhao, dell’Università di Medicina cinese a Guangzhou, in Cina, e colleghi.
Tutti i dati provenivano dal database del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES 1997-2018). Per studiare l’associazione tra AR e iperuricemia sono state utilizzate analisi di regressione lineare, regressione logistica e restricted cubic spline (RCS). Sono state condotte analisi di sottogruppo e test di interazione per valutare l’influenza dei vari sottogruppi sulla loro associazione.
Lo studio ha incluso 41.460 pazienti, di cui 2.603 con AR. Il gruppo con AR aveva livelli di acido urico più elevati rispetto al gruppo non-AR (p< 0,001). La regressione lineare ha mostrato che l’AR era significativamente correlata ai livelli di acido urico in diversi modelli aggiustati (tutti p< 0,05). Anche l’analisi di regressione logistica ha indicato l’associazione indipendente tra AR e iperuricemia in una relazione positiva (p< 0,05). L’analisi dei sottogruppi ha rivelato un’associazione significativa nei sottogruppi delle donne, dell’età ≥ 60 anni, dei non ispanici, degli individui con ipertensione e uso di farmaci antipertensivi e di quelli con BMI≥ 30 kg/m2 (tutti p< 0,05).
Il test di interazione ha mostrato che non vi era alcun effetto di interazione tra le caratteristiche basali e l’AR (p> 0,05, tutte le interazioni). L’analisi RCS ha inoltre rilevato che il decorso della AR, piuttosto che l’età alla diagnosi, era correlato all’iperuricemia (p< 0,05). Inoltre, è stato riscontrato che l’associazione tra AR e iperuricemia è stata osservata principalmente nelle popolazioni con decorso di malattia di 15-30 anni (p< 0,05).