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La terapia antireumatica fa diminuire l’uso di oppioidi

Analizzati i dati del Registro nazionale finlandese

L’uso di oppioidi tra i pazienti con artrite infiammatoria aumenta prima della diagnosi e diminuisce rapidamente dopo la prescrizione di una terapia antireumatica, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul “Journal of Rheumatology” da Paula Muilu, e colleghi dell’Università di Tampere, in Finlandia.

Utilizzando i dati raccolti dal Registro nazionale finlandese, gli autori hanno cercato di valutare l’epidemiologia dell’uso di oppioidi nei pazienti con artrite infiammatoria precoce e di determinare se un trattamento antireumatico accurato riduce efficacemente l’uso di oppioidi.

Nello studio sono stati inclusi 12.115 pazienti adulti, di cui 6.186 con artrite reumatoide (AR) sieropositiva (66% donne), 2.970 con AR sieronegativa (67% donne) e 2.959 con artrite indifferenziata (67% donne). Ogni paziente con artrite è stato abbinato a tre soggetti del gruppo di controllo. Le date in cui è stato emesso il rimborso per i farmaci antireumatici sono servite come indicatore per la data della diagnosi di artrite infiammatoria, considerata come data di riferimento dello studio.

Per tutti i gruppi di artrite, gli acquisti di oppioidi hanno raggiunto il picco nei tre mesi precedenti la data di riferimento. Rispetto ai partecipanti ai controlli, erano a rischio significativamente più elevato per l’uso di oppioidi i pazienti con AR sieropositiva (rapporto di rischio [RR]: 2,81), AR sieronegativa (RR: 3,06) e artrite indifferenziata (RR: 4,04).

Dopo la data di riferimento, gli acquisti di oppioidi sono fortemente diminuiti tra i pazienti affetti da artrite, ma sono rimasti comunque superiori a quelli dei  controlli. La differenza nell’uso di oppioidi rispetto ai controlli è risultata più elevata nel gruppo con artrite indifferenziata (RR: 2,51), ma è stato visto anche nei gruppi AR sieropositivi (RR: 1,38) ed AR sieronegativi (RR: 1,91). Non è stato osservato alcun calo negli acquisti di oppioidi nel gruppo di controllo.

Per quanto riguarda infine l’uso a lungo termine di oppioidi, definito dal numero di acquisti di oppioidi in almeno tre trimestri nell’arco dell’anno prima e dopo la data di riferimento, esso è stato più comune tra i pazienti con artrite infiammatoria rispetto ai  al controllo. I pazienti con artrite indifferenziata avevano più probabilità di essere consumatori di oppioidi a lungo termine (RR: 3,5) rispetto ai pazienti sieropositivi (RR: 1,3) o sieronegativi (RR: 1,9).