Maldischiena

Mal di schiena, un’epidemia tra gli italiani

Affligge il 50% delle persone intervistate, secondo una nuova indagine

Affligge un italiano su due, e si tratta quindi di uno dei dolori più diffusi tra la popolazione generale. Stiamo parlando ovviamente del mal di schiena, oggetto, insieme ai tanti altri disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, di una nuova indagine demoscopica condotta per iniziativa di Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione). I numeri si confermano estremamente rilevanti: il 76% del campione dichiara di aver sofferto di qualche fastidio articolare o muscolare negli ultimi sei mesi, mentre il 50,9% di soffrire di mal di schiena. Diffusissimi anche i dolori al collo (32%), alle gambe (23%), alle spalle (20%) e alle braccia (15,2%).

Tra gli intervistati, non manca peraltro la consapevolezza che i piccoli e grandi disturbi dello scheletro derivano da stili di vita e abitudini posturali scorrette. Tra le cause di dolore infatti gli italiani indicano il lavoro (43%), i fattori climatici (28,5%), l’età (23,8%) e la sedentarietà (22,7%). Il 60,8% degli intervistati inoltre ritiene che basterebbe osservare un corretto stile di vita e fare più attività fisica per evitare di incorrere in frequenti ricadute. C’è però un fattore che silenziosamente mina la corretta attitudine posturale fin dall’adolescenza ed è il telefono cellulare, che tutti ci chiniamo a guardare moltissime volte al giorno, esponendo il nostro corpo al rischio di quella che nel mondo anglossassone viene già definita iHunch: la “i-gobba”.

“Di solito i primi sintomi di uno squilibrio posturale non sono dolorosi o allarmanti”, ha spiegato Roberto Pozzoni, medico specialista in Ortopedia e Traumatologia, in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine. “Non ci sono delle tempistiche predefinite per stabilire il momento in cui la situazione si aggraverà: mesi o anni, dipende dal protrarsi della condizione di squilibrio posturale e dall’età del soggetto. Nonostante siano numerosi i disturbi conseguenza di difetti posturali non sempre è così immediata l’identificazione della causa per quanto esistono campanelli d’allarme che devono portare al controllo del medico, come, per esempio, l’asimmetria del movimento, o vizi torsionali accompagnati da riduzione del movimento articolare”.