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Stimare il rischio d’intervento di protesi d’anca o di ginocchio
Sviluppati due indici a partire dalla diagnosi di osteoartrosi
Il rischio assoluto di andare incontro a un intervento chirurgico di protesi totale d’anca (PTA) e di ginocchio (PTG) può essere stimato già in pazienti con nuova diagnosi di dolore all’anca o osteoartrosi, o con dolore al ginocchio e osteoartrosi posta nel setting di cure primarie. Lo dimostrano i risultati pubblicati sulla rivista “Annals of the Rheumatic Diseases”, da Dahai Yu, dell’Università di Keel, nel Regno Unito, e colleghi di una collaborazione internazionale.
Gli autori hanno infatti sviluppato e validato statisticamente due indici per quantificare il rischio in entrambi i casi. I ricercatori hanno utilizzato le variabili disponibili nelle cartelle cliniche elettroniche di assistenza sanitaria del Regno Unito. Sono state identificate e valutate due potenziali coorti di pazienti di età superiore ai 40 anni dallo UK Clinical Practice Research Datalink. Sono stati identificati 301.052 e 416.030 pazienti con nuova diagnosi di osteoratrosi di anca e di ginocchio, rispettivamente, seguiti per un tempo medio di follow-up di 6 anni, e sono stati individuati, complessivamente, 45 predittori per la PTA e 53 per la PTG.
Il modello di previsione finale per la PTA, basato su 20 predittori, è stato in grado di distinguere, al termine di un periodo di follow-up di 10 anni, tra pazienti con e senza un protesi con indice C del modello di regressione statistica pari a 0,73. Allo stesso modo, il modello di previsione PTG finale, basato su 25 predittori, è stato in grado di differenziare, al termine di un periodo di follow-up di 10 anni, tra pazienti con e senza PTG con un indice statistico C di 0,79.