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I contraccettivi orali possono proteggere dall’artrite reumatoide
L’uso di contraccettivi orali sembra proteggere dall’artrite reumatoide (AR), mentre l’uso della terapia ormonale in menopausa può aumentare il rischio di insorgenza tardiva di AR. È quanto emerso da uno studio pubblicato su “Rheumatology” da Fatemeh Hadizadeh, dell’Università di Uppsala, in Svezia, e colleghi.
Utilizzando una modellizzazione di regressione di Cox dipendente dal tempo, gli autori hanno valutato l’associazione tra contraccettivi orali e AR, così come tra terapia ormonale in menopausa e AR a insorgenza tardiva (LORA), sia durante la vita riproduttiva sia più avanti negli anni. L’analisi ha incluso i dati raccolti nella UK Biobank di 236.602 utilizzatrici di contraccettivi orali e 102.466 utilizzatrici di terapia ormonale sostitutiva.
L’uso di contraccettivi orali è risultato associato a una riduzione del rischio di AR nelle donne che hanno sempre assunto contraccettivi orali (hazard ratio [HR]= 0,89; IC al 95%: 0,82-0,96), così come nelle utilizzatrici attuali (HR = 0,81; 0,73-0,91) e nelle ex utilizzatrici (HR = 0,92; 0,84-1,00), rispetto alle donne che non hanno mai assunto ormoni sessuali esogeni. Al contrario, l’assunzione di una terapia ormonale in menopausa è risultata associata a un aumento del rischio di LORA nelle utilizzatrici abituali (HR = 1,16; 1,06-1,26) e nelle ex utilizzatrici (HR = 1,13; 1,03-1,24) rispetto alle non utilizzatrici.