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Sclerodermia giovanile: assegnato il premio Mustich per ricercatori under 40
In occasione del Congresso Nazionale della Società italiana di reumatologia pediatrica (Reumaped) è stato assegnato il premio per “Alessio Mustich” per ricercatori under 40 impegnati sul fronte della Sclerodermia Giovanile. Il bando promosso da APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS prevede l’assegnazione dei premi del valore totale di 10.000€ a due giovani ricercatori:
Sara Farhanghi, IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, per il progetto di ricerca “Trattamento tramite lipostruttura in una casistica di Sclerodermie Localizzate e Sistemiche” ed Edoardo Marrani, IRCCS Meyer di Firenze per il progetto di ricerca “Studio retrospettivo multicentrico sulle manifestazioni cliniche e la risposta alla terapia nelle fascite eosinofila ad esordio giovanile”.
Antonella Celano, Presidente di APMARR ha dichiarato:
Sono convinta che il lavoro di ricerca che sia la Dottoressa Farhanghi che il Dott. Marrani porteranno avanti potrà permettere di compiere passi avanti verso l’innovazione scientifica per contrastare patologie rare, come la Sclerodermia, e per migliorare la vita delle persone che ne sono colpite, in particolar modo di quelle più indifese, come i bambini.
La Sclerodermia Giovanile rientra nella sfera delle malattie reumatologiche che possono interessare l’età pediatrica. Si tratta di condizioni rare, di origine autoimmune la cui causa scatenante rimane ancora ignota, di cui esistono due distinte forme: una è forma localizzata che interessa principalmente la cute e può comportare gravi deformità e gravi problemi estetici. L’altra è la sclerosi sistemica giovanile, per molti aspetti simile a quella dell’adulto, che coinvolge primariamente la cute ma si può estendere agli organi interni quali polmoni, cuore, reni ed apparato gastrointestinale.
Fabrizio De Benedetti, direttore UOC di Reumatologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e presidente di Reumaped ha aggiunto:
La sclerodermia giovanile è una malattia che colpisce un numero molto limitato di persone e ad oggi non esistono terapie efficaci per trattarla. E’ per questo che riteniamo fondamentale promuovere la ricerca per migliorare la vita delle persone colpite.”