Cuore-reni

Trapianto di rene in pazienti con amiloidosi AA: uno studio a supporto

L’insufficienza renale associata all’amilodosi reattiva secondaria sistemica, o amiloidosi AA, può essere trattata efficacemente con il trapianto di rene. Nuovi dati a supporto di questo intervento emergono da un articolo apparso sull’“American Journal of Kidney Diseases” a firma di Yosu Luque, dell’Hôpital Tenon di Parigi, in Francia, e colleghi. Si trattava di uno studio retrospettivo di coorte multicentrico basato sul registro francese dei trapianti. Gli autori l’hanno utilizzato per  identificare tutti i pazienti con amiloidosi renale AA sottoposti a trapianto di rene tra il 2008 e il 2018.

Sono stati inclusi 86 pazienti che hanno ricevuto un trapianto di rene per amiloidosi AA in 26 centri francesi. L’età mediana era di 49,4 anni (range interquartile: 39,7-61,1). La causa principale dell’amiloidosi era la febbre mediterranea familiare (37 casi, 43%); 16 pazienti, pari al 18,6% del campione, hanno ricevuto una bioterapia dopo il trapianto. La sopravvivenza dei pazienti è stata del 94,0% (IC al 95%: 89,1-99,2) a 1 anno e dell’85,5% (77,8-94,0) a 5 anni dal trapianto.

L’incidenza cumulativa di perdita dell’allotrapianto è stata del 10,5% (4,0-17,0) a 1 anno e del 13,0% (5,8-20,1) a 5 anni dal trapianto. La recidiva di amiloidosi AA istologicamente provata si è verificata in 5 trapianti (5,8%). Il 55,8% dei casi ha sviluppato un’infezione che ha richiesto l’ospedalizzazione e il 27,9% un rigetto acuto dell’allotrapianto. L’analisi multivariabile ha mostrato che la concentrazione di CRP al momento del trapianto era associata alla sopravvivenza del paziente (HR 1,01, IC al 95%: 1,00-1,02, p= 0,01) e alla sopravvivenza dell’allotrapianto (HR: 1,68, IC al 95%: 1,10-2,57, p= 0,02).