Fragilità, il ruolo dei fisioterapisti nella prevenzione

Il contributo della fisioterapia per un invecchiamento sano e attivo è stato il tema della Giornata mondiale della disciplina

“Il ruolo della fisioterapia e dell’attività fisica nell’invecchiamento sano, con uno sguardo mirato alla prevenzione della fragilità e delle cadute”, questo il tema scelto per la Giornata mondiale della fisioterapia, che si è celebrata lo scorso 8 settembre.

Per l’occasione l’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI) ha organizzato un fitto calendario di iniziative e incontri divulgativi. AIFI inoltre propone, dall’8 settembre all’8 ottobre, una campagna social, con il simbolo del nastro blu, affermatosi negli anni come emblema della comunità dei fisioterapisti.

L’attività fisica come presidio di salute

La Giornata Mondiale della Fisioterapia – sottolinea l’AIFI – non appartiene solo ai fisioterapisti, ma a tutti i cittadini: è infatti l’occasione per ricordare che muoversi è salute e che la fisioterapia è al fianco delle persone in ogni luogo e fase della loro vita.

“Uno dei principali ostacoli al mantenimento di un adeguato livello di attività fisica- spiega il presidente dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (ArIR), Andrea Lanza– è certamente la dispnea, la sensazione di mancanza di fiato. Dati della letteratura riportano come durante una camminata in piano o in salita un soggetto su 3 oltre i 65 anni sperimenta dispnea anche in assenza di patologie. Questo fenomeno diventa esponenzialmente più frequente ed invalidante nei soggetti affetti da patologie croniche, in particolare patologie respiratorie e cardiologiche, che in Italia colpiscono circa il 40% degli over 65 e nei quali, anche dopo ottimizzazione delle terapie mediche, la dispnea può risultare talmente gravosa da limitare in modo significativo la capacità di svolgere attività fisica”. E aggiunge:

l’esercizio fisico è uno strumento di prevenzione ma anche di trattamento e riabilitazione e ha dimostrato il massimo livello di evidenza scientifica nel migliorare la dispnea, la qualità della vita e la prognosi dei soggetti con patologia respiratoria. Le competenze del fisioterapista rappresentano un elemento cruciale nella valutazione della capacità d’esercizio e dei sintomi, nell’impostazione di efficaci e sicuri programmi di allenamento e nell’educazione del paziente a nuovi stili di vita attivi.”

La prevenzione delle cadute

il Gruppo di Interesse Specialistico AIFI nella Fisioterapia nell’Anziano e nell’Invecchiamento Attivo, il GIS FAIA, ha tradotto in italiano il materiale della World Physiotherapy e realizzato una brochure pratica di 8 pagine

La brochure propone inoltre tre domande chiave, adattate dalle linee guida internazionali: ‘Sei caduto nell’ultimo anno?’, ‘Ti senti instabile quando sei in piedi o cammini?’ e ‘Hai paura di cadere?’. E avverte: ‘Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande potresti essere a rischio di caduta o ricaduta’.

Piero Ferrante, presidente della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti (FNOFI) ribadisce:

In una società che invecchia sempre più rapidamente, i fisioterapisti sono un punto di riferimento essenziale per promuovere autonomia, sicurezza e qualità della vita, prevenendo fragilità e cadute prima ancora che si trasformino in disabilità.”

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