Anca-frattura

L’assunzione di melatonina non è associata alla frattura d’anca

C’è una correlazione tra assunzione di melatonina e rischio fratturativo? Per rispondere a questa domanda emersa da risultati contrastanti di studi condotti in passato, Tuo Yang e colleghi della Central South University, a Changsha, in Cina, hanno messo a confronto il rischio di frattura dell’anca tra gli iniziatori di melatonina e gli iniziatori dei suoi comparatori attivi, cioè le benzodiazepine.

Gli autori hanno condotto uno studio di coorte basato sulla popolazione considerando soggetti di età pari o superiore a 40 anni senza una storia di frattura dell’anca o di cancro registrati nell’IQVIA Medical Research Database (IMRD) nel Regno Unito (2000-2018)

Nessun rischio aggiuntivo rispetto alle benzodiazepine

Dopo abbinamento per propensity score, sono stati inclusi 9.038 pazienti (4.519 iniziatori di melatonina e 4.519 iniziatori di benzodiazepine). Durante l’intero follow-up, si sono verificati 41 casi di frattura dell’anca nella coorte della melatonina e 51 casi nella coorte delle benzodiazepine ipnotiche.

La differenza assoluta di tasso di frattura dell’anca tra gli iniziatori di melatonina e gli iniziatori di benzodiazepine ipnotiche è stata di -0,8 (IC al 95%: da -1,9 a 0,3) per 1000 anni-persona; l’hazard ratio (HR) aggiustato multivariabile di frattura dell’anca per gli iniziatori di melatonina è stato di 0,78 (IC al 95%: da 0,51 a 1,17).

Secondo le conclusioni degli autori, quindi, il rischio di frattura dell’anca tra gli iniziatori di melatonina era non superiore, se non inferiore, a quello degli iniziatori di benzodiazepine.