donna-pillola

Terapia ormonale in menopausa come fattore di rischio per LES e sclerosi sistemica

In un articolo apparso su “Rheumatology”, Karina Patasova e colleghi del Karolinska Institutet hanno analizzato l’impatto della terapia ormonale sostitutiva (TOS) sul rischio di lupus eritematoso sistemico (LES) e sclerosi sistemica (Ssc), due condizioni reumatologiche più comuni nelle donne che negli uomini.

Sono state coinvolte donne con LES o SSc e controlli, abbinati da 1 a 10 per sesso, anno di nascita e regione, provenienti dalla popolazione generale svedese. I dati sull’esposizione e sui potenziali confondenti sono stati ottenuti dal Registro Nazionale dei Pazienti e dei Farmaci Prescritti e dal Longitudinal Integration Database for Health Insurance and Labour Market Studies. L’esposizione è stata definita come la dispensazione di un qualsiasi farmaco TOS prima della diagnosi/abbinamento.

Mediante regressione logistica condizionale, aggiustata per istruzione, reddito e assenze per malattia, gli autori hanno valutato l’associazione tra TOS e LES/SSc, considerando anche la forza dell’associazione, espressa come odds ratio (OR) e intervalli di confidenza al 95% (IC) in funzione del tipo, della via di somministrazione e della durata del trattamento.

In totale sono state identificate 943 donne con LES e 733 donne con SSc tra il 2009 e il 2019.

Dai dati è emersa un’associazione significativa tra l’uso di TOS e il rischio di LES (OR: 1,3; IC al 95%: 1,1-1,6) e di SSc (OR: 1,4; IC al 95%: 1,2-1,7). Le donne che hanno ricevuto terapia ormonale sostitutiva sia sistemica sia locale hanno mostrato il rischio più alto di LES (OR: 1,9; Ic al 95%: 1,4-2,7) e SSc (OR = 1,8; IC al 95%: 1,2-2,5).

I risultati emersi dallo studio indicano un’associazione tra uso di TOS e rischio di LES/SSc, indipendente da fattori socioeconomici, che giustificherebbe ulteriori indagini sul ruolo degli ormoni sessuali femminili esogeni nella patogenesi di queste patologie.