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Malattie reumatiche autoimmuni, l’impatto sulla salute mentale

In un ampio studio di coorte, tra le patologie reumatiche croniche su base autoimmune l’artrite reumatoide è risultata la malattia meno a rischio di comorbilità psichiatriche

Rispetto ai pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), quelli con diagnosi di lupus eritematoso sistemico (LES), sindrome di Sjögren e dermatomiosite corrono un rischio notevolmente più elevato di disturbi mentali, secondo i risultati di uno studio pubblicato su “Rheumatology” da Wei-Min Chu, del Taichung Veterans General Hospital, a Taiwan, e colleghi.

Gli autori hanno condotto uno studio di coorte basato su un registro nazionale utilizzando i dati della popolazione del National Health Insurance Research Database di Taiwan tra il 2002 e il 2020. Sono stati presi in esame pazienti con diagnosi documentata di LES, AR, sclerosi sistemica, dermatomiosite, polimiosite o sindrome di Sjögren. Tra i 28.588 partecipanti, l’età media era di 47,4 anni, con la maggior parte dei partecipanti di sesso femminile (76,4%).

Rispetto ai pazienti con artrite reumatoide, i pazienti con LES (HR: 1,20, IC al 95%: 1,10-1,32), sclerosi sistemica (HR: 1,29, IC al 95%: 1,19-1,39) e dermatomiosite (HR: 1,28, IC al 95%: 1,04-1,32) hanno mostrato un rischio significativamente maggiore di sviluppare una malattia psichiatrica. Inoltre, sempre rispetto ai pazienti con artrite reumatoide, i pazienti con LES (HR: 1,32, IC al 95%: 1,21-1,44), sclerosi sistemica (HR: 1,20, IC al 95%: 1,02-1,41), sindrome di Sjögren (HR: 1,17, IC al 95%: 1,08-1,26), dermatomiosite (HR: 1,73, IC al 95%: 1,44-2,07) e polimiosite (HR: 1,64, IC al 95%: 1,32-2,03) hanno mostrato un rischio significativamente maggiore di utilizzare una terapia con antidepressivi.