La disautonomia globale è comune nella sclerosi sistemica con coinvolgimento gastrointestinale

Una percentuale significativa di pazienti con sclerosi sistemica (SSc) che presentano un coinvolgimento gastrointestinale (GI) mostra una disautonomia globale, evidenziando la necessità di identificare i tratti clinici per terapie mirate al sistema nervoso autonomo (ANS). Lo rivela uno studio pubblicato su “Arthritis Care & Research” da Maria Paula Alvarez-Hernandez dell’Hospital Universitario de La Princesa a Madrid, in Spagna, e colleghi.

Gli autori hanno analizzato dati clinici ottenuti sistematicamente durante le visite di routine in una coorte prospettica di pazienti affetti da SSc con malattia gastrointestinale. La disautonomia è stata identificata mediante il questionario Composite Autonomic Symptom Score (COMPASS)-31. Il transito gastrointestinale è stato misurato mediante scintigrafia dell’intestino intero. Sono state valutate le associazioni tra i punteggi totali COMPASS-31 e le caratteristiche cliniche, i sintomi gastrointestinali e il transito. Sono stati anche studiati i confronti tra i pazienti con disfunzione autonomica globale (GAD; ≥5 sottodomini COMPASS-31 positivi) e quelli con disfunzione autonomica limitata (LAD; <5 sottodomini positivi).

Sono stati inclusi 91 pazienti con SSc e coinvolgimento gastrointestinale (età media 57 anni, 90% donne, 74% malattia cutanea limitata, 83% malattia gastrointestinale significativa [punteggio Medsger ≥2]).

Il punteggio medio COMPASS-31 nei pazienti con SSc era più alto rispetto ai controlli (38,8 vs. 7,2); il 33% aveva GAD e il 67% LAD. I pazienti con GAD avevano maggiori probabilità di avere una SSc limitata (93% vs. 65%; p< 0,01) e di avere sintomi riferibili a sindrome sicca (100% vs. 77%; p= 0,01). Il transito gastrico e colico era più veloce nei pazienti con GAD (p< 0,05). Il coinvolgimento del tratto gastrointestinale superiore (punteggio Medsger GI di 1 o 2) era associato a punteggi COMPASS-31 totali più elevati (p= 0,02).