microbiota

Microbiota intestinale nella sclerosi sistemica molto precoce

Nella sclerosi sistemica (SSc), il coinvolgimento gastrointestinale è uno degli eventi più precoci. La questione è stata affrontata in uno studio apparso su “RMD Open” a prima firma di Silvia Bellando Randone, dell’Università di Firenze, in cui è stato confrontato il microbiota intestinale (GM), i suoi acidi grassi a catena corta (SCFA) e gli acidi grassi liberi (FFA) derivati dall’ospite in pazienti con diagnosi molto precoce di SSc (VEDOSS) e SSc definita. La conclusione è che nei pazienti con VEDOSS è stata identificata una disbiosi, con impoverimento dei batteri benefici ad azione antinfiammatoria (soprattutto quelli che producono butirrato) e una significativa diminuzione del butirrato fecale.

Il disegno dello studio prevedeva la raccolta campioni di feci di 26 pazienti con SSc, 18 pazienti con VEDOSS e 20 controlli sani. Il GM è stato valutato mediante sequenziamento del 16S rRNA, mentre gli SCFA e gli FFA sono stati valutati mediante gascromatografia-spettrometria di massa.

Dall’analisi dei dati è emerso che i pazienti con VEDOSS mostravano un aumento di Bacteroidales e Oscillospirales e una diminuzione dei generi Bacilli, Blautia, Romboutsia, Streptococcus e Turicibacter rispetto ai controlli.

Nei pazienti con SSc è stato riscontrato un numero elevato di famiglie Acidaminococcaceae e Sutterellaceae, insieme a una diminuzione della famiglia Peptostreptococcaceae e dei generi Anaerostipes, Blautia, Romboutsia e Turicibacter rispetto ai controlli. I pazienti con SSc e VEDOSS presentavano livelli di butirrato significativamente più bassi e di acetato più alti rispetto ai controlli.

Nella VEDOSS è stato identificato un aumento della famiglia Oscillospiraceae e del genere Anaerostipes e una diminuzione della classe Alphaproteobacteria e dell’ordine Lactobacillales rispetto alla SSc. Inoltre, i pazienti con VEDOSS presentavano un livello di acetato più alto e di valerato più basso rispetto alla SSc definita.

Secondo gli autori, questo squilibrio precoce del microbiota intestinale può favorire la crescita di microbi infiammatori, peggiorando la disbiosi intestinale e l’infiammazione nelle prime fasi della Ssc.