Impatto della sindrome metabolica nel trattamento dell’AR

Secondo i risultati di uno studio pubblicato su “Arthritis & Rheumatology”, i pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) che presentano anche sindrome metabolica hanno una probabilità significativamente inferiore di rispondere in maniera adeguata alle terapie avanzate.

Obiettivo dello studio era di verificare se la sindrome metabolica, i suoi componenti e le adipochine (adiponectina, leptina, fattore di crescita dei fibroblasti-21) fossero associati alla risposta alle terapie avanzate tra i pazienti con artrite reumatoide (AR). A questo scopo, Joshua F. Baker dell’Università della Pennsylvania a Philadelphia, negli Stati Uniti, e colleghi hanno considerato soggetti con AR che iniziavano terapie biologiche con o senza TNFi, provenienti dalla coorte Comparative Effectiveness Registry to study Therapies for Arthritis and Inflammatory Conditions (CERTAIN) all’interno del registro CorEvitas.

La sindrome metabolica è stata definita secondo il National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III. Le adipochine sono state valutate su campioni conservati di un sottocampione di responder e non responder (N=200). L’esito primario era il raggiungimento di una variazione pari alla differenza minima clinicamente importante (MCID) per l’indice di attività clinica della malattia (CDAI) a 6 mesi.

Su 2.368 partecipanti, 687 (29%) presentavano sindrome metabolica, risultata associata a minori probabilità di raggiungere il MCID del CDAI (OR: 0,69; IC al 95%: 0,56-0,86); p= 0,001) con una diminuzione dose-dipendente del tasso di risposta in base al numero di componenti presenti. L’adattamento del modello era superiore per la sindrome metabolica rispetto al BMI (indice di massa corporea). Le associazioni tra sindrome metabolica e raggiungimento del MCID erano simili tra i pazienti che ricevevano TNFi (OR: 0,65: IC al 95%: 0,49,0,87; p= 0,003) rispetto a quelli che non ricevevano terapie con TNF (OR: 0,76; IC al 95%: 0,55,1,04; p= 0,08) (p-per-interazione= 0,49). Le adipochine non sono risultate associate al raggiungimento della MCID.