Vasculite-vene

Disabilità, dolore, qualità di vita e sintomi autonomici legati alla neuropatia vasculitica

Nei pazienti con vasculite sistemica, la neuropatia è comune ed è associata a disabilità, dolore e compromissione della qualità della vita connessa alla salute (HR-QOL). È quanto si legge nelle conclusioni di un articolo pubblicato sulla rivista “Rheumatology” da Michael P Collins, del Medical College of Wisconsin a Milwaukee, negli Stati Uniti.

Si tratta dei risultati di una recente survey condotta dall’associazione no profit “Vasculitis UK” su pazienti con vasculite (con o senza neuropatia), invitati da a completare un sondaggio online anonimo. Sono stati coinvolti 312 soggetti, per il 71% di sesso femminile.

L’età media era di 61-70 anni. La durata mediana della vasculite era di 4 anni (da <2 mesi a >15 anni). I tipi di vasculite comprendevano granulomatosi con poliangioite (34%), vasculite non specificata associata ad anticorpi citoplasmatici anti-neutrofili (ANCA) (13%), poliangioite microscopica (11%), granulomatosi eosinofila con poliangioite (11%), arterite a cellule giganti (10%), neuropatia vasculitica non sistemica (2%) e altro (19%).

Molti pazienti hanno riferito sintomi del piede/mano suggestivi di neuropatia, tra cui intorpidimento (64%), dolore (54%) o debolezza (40%). 242 pazienti (78%) soddisfacevano la definizione di probabile neuropatia vasculitica utilizzata dagli autori: diagnosi di neuropatia da parte del team per la vasculite OPPURE intorpidimento OPPURE debolezza nei piedi/mani.

Solo il 52% aveva ricevuto una diagnosi formale di neuropatia. Rispetto ai 70 pazienti senza neuropatia, i pazienti affetti da neuropatia presentavano: una maggiore disabilità misurata dalla scala di disabilità globale Rasch-built infiammatoria (media centile: 63,1 vs. 75,2; p< 0,0001), dalla Inflammatory Neuropathy Cause and Treatment scale (mediana 2 vs. 0,5; p< 0,0001) e dalla scala Rankin modificata (mediana 2 vs. 2; p= 0,0002); maggiore dolore su una scala di valutazione a 11 punti (media 4,6 vs. 3,5; p= 0,0009); minore HR-QOL sull’EQ5D-3L (indice di sintesi medio 0,58 (SD 0,29) vs. 0,69 (0,28); p< 0,0001). Due terzi hanno riferito sintomi autonomici (non associati alla neuropatia).