Potenziare le competenze degli specialisti nell'area dell'intelligenza emotiva, della comunicazione efficace e del counselling, al fine di offrire una cura completa e centrata sul…
Esercizio fisico, fisioterapisti e chinesiologi alleati per promuoverlo
Più di una persona su tre in Italia, ovvero il 36,3% della popolazione, non pratica né attività fisica né sportiva (dati ISTAT-BES del 2022). Un dato preoccupaante vista l’importanza dell’attività fisica nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. Giorgio Berloffa, presidente dell’Unione Nazionale Chinesiologi, conferma:
l’attività fisica, intesa come attività motoria razionale e finalizzata, è l’elemento perno su cui ruota ogni possibile intervento per la riduzione del rischio di malattie croniche. In tal senso deve essere impartita dai professionisti del settore, evitando pericolose improvvisazioni e generalizzazioni.
“In ambito sanitario continua Berloffa – i fisioterapisti si occupano dell’esercizio fisico a scopo terapeutico, mentre in quello socio-sanitario i chinesiologi svolgono l’attività di prevenzione su persone che, pur presentando patologie croniche stabilizzate, hanno efficacemente seguito il percorso terapeutico.”
“È evidente, pertanto – sottolinea Berloffa – quanto sia fondamentale un’azione coordinata e complementare di questi due professionisti.”
Concorda sulla necessità di un approccio multidisciplinare Piero Ferrante, presidente della Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di Fisioterapista-FNOFI:
in tutto il mondo i fisioterapisti intervengono per assicurare prevenzione, cura e riabilitazione ,anche attraverso la gestione dell’esercizio fisico, con attività dirette e attività in collaborazione con altri professionisti adeguatamente formati.”
Un protocollo d’intesa che coinvolge operatori sanitari e istituzioni
Per la promozione dell’attività fisica è stato recentemente siglato un protocollo d’intesa tra l’Intergruppo parlamentare obesità, diabete, malattie croniche non trasmissibili, l’Intergruppo parlamentare per la Prevenzione delle emergenze e l’assistenza sanitaria nelle aree interne, l’Aniad – Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici, l’Unc – Unione Nazionale Chinesiologi, la Fnofi, Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Sanitaria di Fisioterapia.
“Come FNOFI – ribadisce Ferrante -sosteniamo in modo convinto questo protocollo d’intesa, che ha come obiettivo quello di definire i percorsi migliori per i cittadini affetti da patologie croniche in una logica di continuum tra l’ambito strettamente sanitario e quello comunitario. Da questo punto di vista la collaborazione tra fisioterapisti e chinesiologi rappresenta davvero un valore aggiunto a tutela della salute di tutti”.
Marcello Grussu, Presidente Aniad, aggiunge:
pensare di lasciare al solo Sistema sanitario l’onere di affrontare questa battaglia significa non sfruttare le opportunità di successo che vengono dal supporto di altri stakeholders, come le Associazioni dei pazienti, che sono in grado di intercettare i bisogni tra i cittadini, soprattutto nelle fasce maggiormente fragili ed esposte, e successivamente agire da facilitatori nell’applicazione concreta di programmi di informazione, formazione e sensibilizzazione”.
(il testo completo del protocollo)