Osteoporosi-diagnosi

Bassa densità minerale ossea e rischio di demenza, quale correlazione?

Alcuni studi hanno mostrato come negli anziani affetti da demenza si manifesti comunemente una perdita graduale della densità minerale ossea, accelerata dall’inattività fisica e dalla cattiva alimentazione. Non è chiaro, tuttavia, in che misura la perdita ossea sia già presente prima dell’insorgenza della demenza. Tian Xiao, dell’Erasmus MC University Medical Center di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e colleghi hanno indagato la questione analizzando i dati di adulti anziani che vivono in comunità con uno studio prospettico di coorte basato sulla popolazione, i cui risultati sono riportati sulla rivista “Neurology”.

Uno studio su una popolazione di più di 3mile persone seguite per 15 anni

Gli autori hanno considerato 3.651 partecipanti privi di demenza tra il 2002-2005 per i quali erano disponibili le misure della densità minerale ossea a livello del collo del femore, della colonna vertebrale lombare e total body, nonché il punteggio TBS. I soggetti a rischio di demenza sono stati seguiti fino al 1° gennaio 2020.

Dei 3.651 partecipanti (età mediana 72,3 ± 10,0 anni, 57,9% donne), 688 (18,8%) hanno sviluppato una demenza incidente durante una mediana di 11,1 anni, di cui 528 (76,7%) hanno ricevuto una diagnosi di Alzheimer. Durante l’intero follow-up, i partecipanti con una densità minerale ossea inferiore al collo del femore avevano una maggiore probabilità di sviluppare demenza per tutte le cause (Hazard ratio [HR] totale del follow-up: 1,12; IC al 95%: 1,02-1,23) e la malattia di Alzheimer (HR totale al follow-up: 1,14; IC al 95%: 1,02-1,28). Nei primi dieci anni dal basale, il rischio di demenza era maggiore per i gruppi con il terzile più basso di densità minerale ossea.

In conclusione, i soggetti con bassa densità minerale ossea del collo del femore, total body e basso punteggio TBS avevano maggiori probabilità di sviluppare demenza.