Artrite Psoriasica

Artrite psoriasica, il problema delle comorbilità nel trattamento

Le comorbilità nei pazienti con artrite psoriasica (PsA) possono influenzare l’efficacia del trattamento e, pertanto, lo screening di tali comorbilità è importante nella gestione della malattia. È quanto emerso da uno studio apparso sul “Journal of Rheumatology” da Cristiano B Campanholo, della Santa Casa de São Paulo, in Brasile, e colleghi.

Si tratta di una revisione sistematica della letteratura per aggiornare le raccomandazioni terapeutiche del 2021 del Group for Research and Assessment of Psoriatic Arthritis (GRAPPA) sulla gestione dei pazienti con PsA e comorbilità. Sono stati valutati gli studi pubblicati da febbraio a gennaio 2021. Dei 40 lavori idonei, nessuno è risultato a disegno randomizzato e controllato; 21 erano studi di coorte prospettici, 11 erano studi di coorte retrospettivi, 2 erano studi caso-controllo, 4 erano studi prima e dopo e 2 erano studi trasversali.

Secondo l’analisi, le comorbilità comuni nella PsA che possono influenzare la scelta del trattamento includono la presenza di malattie cardiovascolari (CVD) al basale o alto rischio di CVD, l’obesità e la sindrome metabolica, le malattie epatiche, i disturbi dell’umore, tra cui in particolare la depressione, le infezioni croniche, i tumori maligni, l’osteoporosi e la fibromialgia e/o la sensibilizzazione centrale.

Un dato importante, per esempio, è che scarseggiano gli studi sulla prevalenza dell’epatite B (HBV), dell’epatite C (HCV), del virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e della tubercolosi (TB) nei pazienti con PsA rispetto alla popolazione generale. L’esperienza clinica d’altra parte insegna che alcune terapie immunomodulanti utilizzate per trattare la PsA possono avere un impatto su HBV, HCV e HIV non trattati. Un altro caso esemplare è quello dei farmaci biologici, in particolare gli inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNFi), che aumentano il rischio di sviluppare un’infezione attiva da TBC nei pazienti con PsA.