I pazienti affetti da sclerodermia (SSc), compresi gli uomini e le donne più giovani, hanno una densità minerale ossea (BMD) più bassa rispetto alla…
Alendronato può rallentare la perdita ossea nel trapianto di rene
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Transplantation Proceedings” da Zuhal Atan Uçar dell’Università di Istambul, Turchia, e colleghi la somministrazione a lungo termine di alendronato può rallentare la perdita ossea nei destinatari di trapianto di rene (KTR).
Il risultato è di notevole importanza, considerato che la perdita di massa ossea è un processo comune nei primi 6-12 mesi dopo il trapianto di rene. I fattori di rischio per questa condizione possono essere diversi e comprendono: dialisi prolungata, livelli di ormone paratiroideo (PTH) alti o bassi prima del trapianto, iperparatiroidismo persistente dopo il trapianto, malattia ossea preesistente, ricezione di un rene da donatore deceduto, immunosoppressione come l’uso di corticoidsteroidi, disfunzione di innesto, ipofosfatemia, ipomagnesemia, ipogonadismo e carenza di vitamina D 25(OH).
Lo studio ha incluso 82 KTR divisi in tre gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto alendronato insieme a calcio e vitamina D3; il secondo gruppo ha ricevuto solo calcio e vitamina D3; e il gruppo 3 non ha ricevuto alcuna di queste terapie. Al basale, i livelli di PTH erano elevati e i livelli di 25(OH) vitamina D erano bassi in tutti i gruppi.
A 12 mesi, la densità minerale ossea (BMD) è risultata stabile, per poi aumentare nel gruppo 1 che assumeva alendronato, mentre è diminuita nei gruppi 2 e 3. A 24 mesi, nel gruppo 1, i valori di T-score della colonna lombare sono migliorati significativamente, passando da -2,12 a -1,91, mentre quelli del collo femorale sono passati da -2,0 a -1,74. Al basale, a 12 mesi e a 24 mesi, la BMD della colonna lombare e del collo femorale era significativamente più bassa nel gruppo 1 che negli altri gruppi.
La perdita di densità minerale ossea, che aumenta il tasso di mortalità nei destinatari di trapianto di rene a lungo termine, può svilupparsi nonostante la sostituzione di calcio e vitamina D – hanno spiegato gli autori. -Con l’aggiunta di alendronato al trattamento, la perdita ossea può essere fermata. Inoltre, la continuazione a lungo termine del trattamento con alendronato può invertire la perdita di BMD”.