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Osteoporosi: la diagnosi si fa con l’intelligenza artificiale

Risultati positivi da uno studio pilota analizzando radiografie della mano

Una tecnica di intelligenza artificiale applicata a radiografie della mano e del polso può essere utile nello screening dell’osteoporosi: lo rivela un nuovo studio pilota pubblicato sul “Journal of Hand Surgery”.

Sulla scorta dei buoni risultati ottenuti con l’apprendimento automatico nell’analisi e nella classificazione delle immagini diagnostiche in altri ambiti medici, dalla chirurgia spinale e alla valutazione delle angiografie coronariche, Nahom Tecle e colleghi dell’Università di Rochester, nello Stato di New York, hanno sviluppato una tecnologia mobile che stima il grado di osteopenia od osteoporosi utilizzando come dati primario lo spessore corticale percentuale del secondo metacarpo. Questo viene infatti utilizzato come indice della densità minerale ossea globale, superando alcuni ostacoli tecnici che negli anni passati avevano posto delle limitazioni all’applicazione di questo approccio, più semplice ed economico della DEXA.

Dopo aver considerato un totale di 4000 radiografie uniche per destrimani e mancini, il modello ha dimostrato di poter prevedere l’osteoporosi con un’accuratezza dell’88,4%.

“Questo progetto pilota ha dimostrato che il computer è in grado di leggere accuratamente le immagini e apportare le modifiche necessarie per raggiungere l’obiettivo della diagnosi di osteoporosi o osteopenia”, hanno spiegato i ricercatori in una nota. “Saranno tuttavia necessari ulteriori perfezionamenti del processo e dati aggiuntivi per sostituire le scansioni DEXA.”