Osteopati, mettere le basi per la professione futura

“L’obiettivo per il ROI è quello di mettere le basi per la professione futura, nel rispetto delle caratteristiche e delle competenze che sono proprie dell’osteopatia, dando dignità e tutela ai professionisti che hanno esercitato la professione, con una formazione qualificata in osteopatia, in linea con le indicazioni della norma CEN, condivisa dai Paesi europei.”

Lo afferma in una nota stampa il ROI Registro degli Osteopati d’Italia – la più rappresentativa associazione di categoria in Italia con oltre 3.000 iscritti. La nota fa seguito all’affermazione del sottosegretario alla Salute Luca Coletto, che, a proposito dell’attuazione della legge sulle nuove professioni sanitarie ha detto: “Per la figura dell’Osteopata, se non verranno sollevate osservazioni da parte delle associazioni professionali, si potrà arrivare ad uno schema di accordo da inviare in Conferenza Stato-Regioni già alla prossima riunione utile.”

Nella nota del ROI si legge anche: “Seguiremo tutto l’iter per garantire che l’osteopatia, prossima professione sanitaria, abbia tutti i contenuti perché possa continuare a gestire in modo adeguato e qualificato le problematiche di milioni di persone che hanno trovato nell’osteopatia una risposta ai propri bisogni di salute. Gli osteopati con le competenze tipiche della professione hanno guadagnato il consenso e la fiducia dei cittadini, nonostante le condizioni di grande incertezza in cui si è sviluppata ed è cresciuta l’osteopatia. Continueremo a lavorare duramente nel nostro percorso di crescita, implementando la ricerca, sviluppando informazione e cultura in un clima di collaborazione con tutte le altre professioni. Puntiamo alle competenze, per garantire i cittadini e dare alla professione la giusta identità.”

In un recente incontro a Verona, Paola Sciomachen, presidente del ROI ha dichiarato:

“Un terzo dei 10 milioni di italiani che già oggi si rivolge all’osteopata, lo fa su consiglio del medico di base. È un dato molto significativo, che ci invita da un lato a rafforzare la collaborazione con i professionisti della sanità e al tempo stesso a raggiungere tutti quei cittadini che potrebbero trarre beneficio dall’osteopatia. Ecco perché il prossimo congresso del ROI, in programma a Roma dal 6 al 7 giugno, sarà dedicato alle malattie croniche che affliggono 24 milioni di italiani secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. In questo scenario la consapevolezza dei pazienti rispetto alle terapie complementari a loro disposizione è per noi un tema di primaria importanza”.