Artrite Reumatoide, la terapia dopo fallimento di un anti-TNF

Le strategie switch e swap entrambe adatte, secondo una consensus di reumatologi

 Quale strategia adottare nei pazienti con artrite reumatoide che hanno fallito la terapia con inibitori del TNF? È meglio passare a un altro farmaco dello stesso tipo, secondo la strategia di switch, o passare a una molecola con un meccanismo d’azione completamente diverso, secondo una strategia di swap?

È quello che si sono chiesti Roberto Caporali, della divisione di Reumatologia dell’Università di Pavia e IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e colleghi di un’ampia collaborazione di istituti sparsi su tutto il territorio nazionale, in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “Rheumatology”. La risposta è stata cercata tra le evidenze scientifiche pubblicate dall’insieme di raccomandazioni dell’EULAR 2013 fino a meta gennaio 2016. Le affermazioni finali sono state ottenute, oltre che dalle evidenze scientifiche, da consensus di esperti, e rielaborate infine con il metodo Delphi nel corso di una consensus tra reumatologi italiani.

Gli esperti partecipanti hanno selezionato 12 studi su un totale di 365 considerati inizialmente. Le raccomandazioni finali indicano che finché non saranno disponibili studi di confronto uno a uno tra i diversi farmaci, entrambe le strategie possono essere considerate percorribili nei pazienti con artrite reumatoide dopo fallimento di un primo ciclo di terapia con un inibitore del TNF.